2017
Bastone di legno inciso
Stampa fotografica
Il cadere ci ricorda il nostro imprescindibile vincolo con la Terra. Nella caduta la forza di gravità, che ci lega alla Terra, vince sulla volontà, che porta ad elevarci verso il cielo, a stare in piedi sulla verticale, a costituirci in senso fisico, ed evolutivo, in quanto uomini. La caduta può essere non solo fisica, ma anche spirituale e culturale. Si perde l’equilibrio, serve un sostegno.
Un ramo caduto, elemento naturale, può essere utilizzato dall’uomo come bastone da camminata, diventando così un elemento culturale. Il bastone offre un punto di appoggio a terra, per mantenere l’equilibrio, per non cadere. È un sostegno che ci aiuta a mantenere la verticalità che ci affranca dalla terra cui naturalmente tendiamo, rimarcando allo stesso tempo il nostro legame con essa, il nostro bisogno di terra.
Secondo Rudolf Steiner l’equilibrio è uno dei dodici sensi che permettono lo sviluppo armonico dell’uomo. È un senso della corporeità e della volontà, che permette la percezione della propria interiorità, del proprio essere, attraverso cui sperimentiamo l’Io. È il senso che permette di sollevarsi da terra e assumere la posizione verticale, e che consente di muoversi nelle tre dimensioni. Legato all’equilibrio vi è il senso dell’orientamento, un senso per percepire un rapporto fra il centro di gravità della terra ed il proprio corpo. Ed è questo centro di gravità che il bastone indica con la sua verticalità, il “centro della Terra”, parole incise sull’estremità inferiore ricordando, mentre funge da sostegno, l’imprescindibile legame dell’uomo con la Terra.
Il bastone in quest’opera regge una fotografia, giocando formalmente con lo stesso concetto di equilibrio e sostegno, e l’immagine rappresenta la caducità, espressa nel corpo, cui il bastone offre una forma di resistenza. La vita stessa, in quanto impulso di energia che tiene insieme e da forma alla materia, è una forma di resistenza all’entropia, in una tensione contro i processi di sfaldamento, di contaminazione e dissolvimento, che portano ad uno stato di indeterminatezza, e alla lenta dispersione del sé.