2015-2016
Ciò che è vivo – project è una ricerca tra arte e agricoltura, che ha avuto inizio nel 2015 con un viaggio attraverso l’Italia, Ciò che è vivo – culture tour, andando ad incontrare agricoltori biologici con una installazione itinerante.
In un momento di crisi ambientale, economica e culturale, mi sono rivolta all’agricoltura, quella biologica, in quanto una delle prime forme di cultura, per rintracciare principi di un’ecologia del pensiero, secondo la logica della vita (bios-logia). Ho viaggiato per reclamare una cultura della terra, collegando il lavoro di diversi agricoltori, raccogliendo e condividendo conoscenze per la conservazione della biodiversità e della fertilità del suolo, utili a capire i processi naturali e come interagire con essi. Il lavoro propone un discorso estetico-politico-poetico, mettendo in relazione arte e agricoltura.
La ricerca ha avuto un suo primo sviluppo al MACRO di Roma, durante il progetto Artisti in Residenza 2015, con un libro d’artista, una performance, una installazione e un workshop di cromatografia dei terreni.
Ciò che è vivo – Vie della canapa
Ciò che è vivo – Verso il sole. Per elevarsi da terra
Ciò che è vivo – cromatografie
Platformgreen – testo di Raffaele Quattrone scritto in occasione della mostra Ciò che è vivo – culture tour a Dislocata, Vignola, 2016
Nel 2016 il culture tour ha avuto una tappa ulteriore a Maranola, durante Seminaria Festival 2016.
Un precedente di questo lavoro si è invece svolto nel 2013, un primo viaggio con la frase di legno da Sablons (FR) a Milano (IT), per la residenza GAP – Global Art Programme.