Polli, ostriche e ragni

2014

Intervento ambientale + fotografia
Fogli A4 appesi all’entrata del Bosco di Cardigliano.
Stampa inkjet, con doppia cornice richiudibile a libro (31×46 cm)

 

Ci si potrebbe ispirare al caso dei polli (…): se infatti per trasformare il calcare in calce abbiamo bisogno di scaldarlo a 1500 gradi, il pollo produce un guscio d’uovo ancor più resistente a soli 37 gradi. Le ostriche e i ragni ottengono dei risultati ancora migliori. Le prime producono a meno di 4 gradi una conchiglia più resistente delle ceramiche speciali utilizzate per i missili, mentre i secondi producono un filo più resistente del kevlar utilizzato per i giubbotti antiproiettile e prodotto a costi energetici enormi e con grande quantità di rifiuti tossici.

Serge Latouche, La scommessa della decrescita, 2007.

 

Questo lavoro è stato pensato e realizzato per il Bosco di Cardigliano (LE), un bosco di macchia mediterranea protetto SIC (Sito di Interesse Comunitario), nel quale le norme di tutela e conservazione non permettono nessun tipo di intervento che ne alteri il naturale evolversi.

Nel bosco, tra le varie forme faunistiche, vivono ragni che tessono meravigliose tele “a gabbia” che immancabilmente catturano l’attenzione di chi lo frequenta. 
Da riflessioni in merito alla sostenibilità energetica dell’attuale sistema economico e produttivo, elaborate attraverso i principi della Teoria della Decrescita di Serge Latouche, e alla Bioeconomia di Nicholas Georgescu-Roegen, suggerisco di osservare il mondo naturale, e le tele di ragno, da un punto di vista economico, e di ispirarsi ad esso non solo in quanto universo formale, ma anche in quanto sistema produttivo.

Abbracciando un pensiero della decrescita ho deciso di ridurre la produzione al minimo, e di non intervenire sull’ambiente ma sullo sguardo su di esso. All’entrata del bosco è stata offerta al pubblico la possibilità di modificare il proprio sguardo leggendo una citazione di Serge Latouche.

 

> Lavoro realizzato per Apulia Land Art Festival 2014, a cura di Francesca Guerisoli, Bosco di Cardigliano, Specchia (LE).