2010
Scavo + installazione
Scavo 50x50x24 cm.
Stampe videolaser su carta fotografica, 49×65 cm, terra e materiali vari.
Dimensioni ambiente.
Il lavoro parte da un’indagine lungo i margini del Boicelli a Ferrara, il canale che divide l’abitato dallo stabilimento petrolchimico, che ho esplorato seguendo le tracce lasciate da chi frequenta quel luogo. Una azione investigativa per far emergere storie possibili di chi vive quei luoghi.
Il ritrovamento di una lapide apposta al pilastro di un viadotto, che commemora la morte di Sergiu Putin, è stato un segno che ho voluto seguire, indagando sulla sua morte. Ho raccolto indizi e informazioni legate all’evento e al luogo, e ho individuato un oggetto significativo che affiorava dal terreno. A questo punto al fare dell’investigatore si è affiancato quello dell’archeologo per realizzare uno scavo di questo oggetto ritenuto indiziario.
Un approccio conoscitivo che permette una relazione col tempo attraverso l’elemento terra.
Un atto scultoreo, oltre che d’indagine, che crea un vuoto e rende visibili forme per via di levare.
Mentre nel luogo dell’intervento rimane il buco scolpito, lo strato di terra estratto è stato raccolto ed esposto, assieme a tre fotografie zenitali dello scavo. In questo modo lo scarto di un processo diventa significante, lo strato di tempo necessario al processo di conoscenza.
Altre fotografie, i reperti e le informazioni utili all’indagine sono state disposte su un tavolo per poter essere consultate dal pubblico.
> Il Mestiere delle arti. Here we are. Il luogo è sempre specifico. A cura di Martina Angelotti, PAC, Centro per l’Arte Contemporanea, Ferrara, 2010
> Tu sei un nome che respira e muove, Museo della Città di Rimini, 2012